Il Bovino Agerolese nasce da un incrocio tra la razza Podolica, Bruna e Jersey. Quest’intreccio tra patrimoni genetici diversi si sarebbe verificato a metà del XIX secolo, quando un generale, dopo aver ottenuto importanti successi di ritorno dall’Inghilterra, portò con sè come dote alcuni bovini. Sarebbe stato lui a volere l’incrocio tra le razze, generando il famoso Bovino Agerolese. Il caratteristico colore scuro, tendente al grigio in alcuni casi, a seconda della prevalenza del patrimonio genetico della Bruna o Jersey, li rende inconfondibili.Nonostante si tratti di un vero e proprio patrimonio non solo per Agerola ma per l’intero territorio, la FAO considera dal 1992 il Bovino Agerolese a rischio estinzione. Nel corso degli anni questa specie ha subito una forte riduzione a causa del continuo ricorso all’incrocio di sostituzione con la Frisona.Per proteggere e salvaguardare le razze bovine minacciate di estinzione, le popolazioni bovine autoctone e i gruppi a limitata diffusione, nel 1985 è stato istituito un apposito registro anagrafico all’interno del quale è antrato a far parte anche il Bovino Agerolese.Oltre al Bovino Agerolese sono state ammesse all’interno del registro: la Bianca Val Padana, la Burlina, la Cabannina, la Calvana, la Cinisara, la Garfagnina, la Modicana, la Mucca Pisana, la Pezzata Rossa d’Oropa, la Pinzgau, la Pontremolese, la Pustertaler, la Reggiana, la Sarda, la Sardo-Modicana, la Varzese.Il Bovino Agerolese produce latte di altissima qualità, questo ovviamente va a discapito della quantità. A differenza di altre razze, infatti, la mucca di Agerola produce meno latte compensato dal suo gusto unico e inconfondibile.Il Bovino Agerolese è un simbolo di questa terra è deve essere assolutamente protetto e tutelato per evitare il concreto rischio di estinzione.