Il Sentiero degli Dei, nella top ten dei sentieri più belli al mondo, è il percorso più frequentato dell'area. Seguendo agevoli passaggi delimitati da spettacolari dirupi e attraversando varie gole, il sentiero offre visioni impareggiabili su Positano, la Penisola Sorrentina, gli isolotti de li Galli e Capri. Molto interessanti sono pure gli aspetti vegetazionali, i coltivi terrazzati e le antiche costruzioni rurali disseminate lungo il percorso.
Informazioni sul percorso
Da piazza Paolo Capasso (Bomerano) si prende una stradina in discesa (via Pennino) e, percorsi circa 300 m, in corrispondenza di alcuni gradoni, si svolta a destra passando un ponte in legno. Si sale poi una gradinata e si giunge su una rotabile, che va seguita - a sinistra - fino a che diventa una mulattiera con fondo in calcestruzzo. Superata una svolta in discesa, si è a Grotta del Biscotto. Si prosegue su sentiero in terra e, con modesti saliscendi, si giunge al valico di Colle la Serra (580m). All'altezza di un rudere, si presentano due varianti del percorso, ugualmente panoramiche, che si ricongiungono più avanti in località Cannati (560m): svoltando a destra, si imbocca la variante alta, con un tratto iniziale sconnesso, ma che regala lungo il percorso la visione di antiche calcare (opifici dove si produceva la calce). Se invece si svolta a sinistra, si imbocca la variante bassa, inizialmente in discesa e con alcuni tratti esposti; su questo tratto si incrocia - a sinistra - la deviazione che scende al suggestivo Convento di S. Domenico e poi a Vettica Maggiore (consigliata a chi voglia fare un giro più breve). Da Cannati, il sentiero prosegue serpeggiando e, con modesti saliscendi, attraversa il Vallone Gradelle e giunge - dopo 2 km circa - al casale di Nocella (420m). Raggiunta la piccola cappella raffigurante la crocifissione e la fontana, si svolta a destra, proseguendo lungo un viottolo che si innesta sulla strada rotabile che - in 1 km - conduce al casale di Montepertuso. Qui giunti, circa 100 m dopo la piazzetta, si può imboccare sulla sinistra la scalinata che conduce al centro di Positano. In alternativa, dalla piazzetta di Nocella si può prendere la scalinata che – coi suoi 1700 gradini - conduce alla Arienzo, sulla ex Statale 163. Seguendola a destra (attenzione al traffico veicolare!), dopo circa 500 m si giunge al centro di Positano. Per il rientro ad Agerola ci si può servire delle corse della SITA, con cambio ad Amalfi; in alternativa, nei mesi estivi, si può raggiungere Amalfi via mare, servendosi del Metrò del Mare o dei traghetti.
Informazioni su valori e punti di interesse
La bella parete rocciosa di Grotta Biscotto è fatta di antichi detriti cementati (Pliocene finale) che cadevano sia dal M. Tre Calli che da una montagna a Sud che è poi scomparsa, sprofondata dalla tettonica nel nascente Golfo di Salerno. Poco più avanti il sentiero comincia a correre su calcari e dolomie marine del Giurassico; rocce che continueranno a vedersi su tutto il percorso.
Presso Grotta del Biscotto, sotto il sentiero, si ammirano delle casette in grotta che forse nacquero come celle di romitaggio per gli anacoreti che, nell'alto Medioevo, gravitavano sulla chiesa di S. Barbara (vedi Sentiero 12). Un centinaio di metri più avanti vi è il rudere di un'antica casa colonica arditamente posta sul ciglio di uno sperone roccioso. Altri esempi di architettura rurale tipica si incontreranno più avanti, a Colle la Serra, a Cannati e a Nocella. L'impronta secolare dell'uomo si manifesta nel paesaggio anche con i ben studiati terrazzamenti agrari, sorretti da macerine (muraglie a secco). Dove non sono stati abbandonati, essi ospitano vigne a pergolato che danno un ottimo "vino estremo" oppure, a quote più basse, i limoneti che danno il famoso Sfusato d'Amalfi e, da esso, il miglior Limoncello locale.
In tema di vegetazione, questo percorso dà modo di osservare il passaggio dai boschi misti dell'orizzonte submontano (testata del Vallone Praia, specie sui versanti esposti a NE) a quello tipicamente mediterraneo (lecceta, macchia e gariga) che occupa le zone meno elevate e/o più soleggiate. Delle spettacolari e variegate fioriture primaverili ci si limita a ricordare quelle della endemica Santolina e del Mirto, del Cisto (sia bianco che rosa) della Ginestra e del Rosmarino.
Ma i valori dominanti del percorso stanno nella stupefacente articolazione dell'orografia (un susseguirsi continuo di rupi, guglie, cengie e gole) e nelle viste, davvero mozzafiato e mutevoli ad ogni svoltar di crinale, che ci mostrano ora l'intera falesia da Positano a Punta Campanella (con dietro Capri), ora degli insoliti scorci dall'alto dei paesi, delle baie e dei promontori di questo tratto della celebre Costiera Amalfitana.
• Lunghezza: 9 Km circa
• Tempo di percorrenza: 4 h 30 m
• Punto di partenza: Piazza Paolo Capasso, Bomerano
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