CASA DELLA CORTE

Questo antico edificio, più volte rimaneggiato, ha ospitato il Municipio di Agerola dal 1862 al 1982. Dal 1846 al 1890 fu anche sede di un Regio Giudicato con annesso carcere (vedi la robusta grata ad una delle finestre terranee). Nei secoli precedenti, quando fu detto “Casa della Corte”, esso ospitò una Corte bajulare competente per Agerola, Praiano e Settica Maggiore. Essa vi fu stabilita da Antonio Piccolomini (nipote di Papa Pio II e genero di Re Ferrante D’Aragona) poco dopo aver ottenuto in feudo il Ducato d’Amalfi (1461). Vi risiedevano un Capitano ed un Governatore, il quale doveva essere uomo di legge ed aveva il privilegio di sostituire il giudice della Corte Ducale di Amalfi quando questi era assente.

pianta aldo cinque

Pianta del complesso con evidenziate le varie fasi di ampliamento accorse nei secoli

 

INTERVENTI RECENTI

I lavori di ristrutturazione dell’immobile, iniziati nell’anno 2003, hanno comportato la sostituzione del secondo solaio di calpestio e del tetto di copertura a doppia falda inclinata, il recupero delle facciate esterne e la realizzazione di opere complementari di manutenzione straordinaria quali intonaci, adeguamento degli impianti tecnologici, sostituzione degli infissi e dei pavimenti ed opere varie di rifinitura.

Nell’anno 2011 i lavori sono poi continuati con una serie di opere, a completamento del precedente intervento di ristrutturazione, che, oltre a riguardare la sostituzione e l’adeguamento alla normativa antisimica del solaio di copertura della sala consiliare e l’esecuzione di interventi complementari necessari a rendere la sala consiliare agibile e nuovamente utilizzabile, hanno avuto come obiettivo principale la riqualificazione architettonica dell’immobile, facciata principale compresa, e l’attribuzione di una nuova funzione agli ambienti del primo piano ed al locale sottotetto, in modo da ridare prestigio ed importanza ad una struttura di così tanto valore storico e monumentale.

Il locale sottotetto, rimasto privo di accessi fino ai lavori di completamento, è stato nell’anno 2011 oggetto di un rigoroso intervento di recupero e di riqualificazione teso ad attribuire all’ambiente la funzione di padiglione espositivo, per il museo civico di Agerola. In corrispondenza di ogni singola trave del tetto sono stati montati due elementi inclinati in legno, collegati al solaio con opportune piastre di acciaio e disposti in modo da formare un angolo retto con la trave inclinata del tetto (vedi particolare costruttivo); i suddetti elementi, che in una veduta di insieme attribuiscono all’ambiente l’aspetto dell’interno di una barca, svolgono sia un ruolo di natura strutturale e di sostegno del tetto di copertura e sia un ruolo funzionale fungendo da componente di arredo e da struttura di supporto delle mensole espositive. Sicuramente, poi, anche l’abbinamento e l’utilizzo di tinte cromatiche appropriate e la realizzazione di strutture espositive complementari hanno contribuito a dare fascino ed eleganza all’ambiente museale. L’accessibilità al locale sottotetto è stata regolarmente consentita realizzando una nuova scala in legno a doppia rampa, all’interno del vano scala ed in collegamento con la rampa principale preesistente che arriva al primo piano. La facciata principale, prospiciente la piazza, è stata rigorosamente restaurata ripristinando l’aspetto che aveva negli anni venti (vedi foto) con la ricostruzione della prima fascia marcapiano e di una struttura, addossata al barbacane, ospitante la lapide dei caduti nella prima guerra mondiale.

particolare   edificio

Particolare costruttivo dell’elemento inclinato in legno                                                                                  Foto dell’edificio negli anni 1920-1930

 

Sulla facciata è stata inoltre ripristinata la lapide dedicata a Roberto Bracco con riporto in calce del 150° anniversario della nascita dello scrittore e drammaturgo italiano; in corrispondenza, poi, dell’ingresso principale è stato montato un portale in travertino con riporto dell’insegna del museo civico.

Oggi è sede del Museo Etnoantropologico. Ospita la Sala Consiliare “Pasquale Gentile”, la sezione storica della Biblioteca Comunale, con annessa aula studio, e sale espositive destinate a mostre di di arte visiva denonimate "Agerolaarte" che si tengono ogni anno nel periodo da maggio a settembre.

Restauro e allestimento del Museo Civico di Agerola a cura degli architetti Aldo Imer e Matteo Naclerio