2. CIRCUITO TRE CALLI

magica

Piacevole "scalata" al gruppo del Monte Tre Calli nell'ambito di un circuito che riporta al punto di partenza. Il percorso richiede, specie nel primo tratto, una buona dose di impegno fisico; giunti in vetta si è ampiamente ripagati dall'incantevole vista a 360 gradi sul Golfo di Salerno, la Penisola Sorrentina, Capri, la Conca di Agerola e le altre cime dei Monti Lattari.

Il 15 agosto di ogni anno diventa location suggestiva del concerto L'Alba Magica.

 

Informazioni sul percorso
Da piazza Paolo Capasso (Bomerano) si prende via Mannini e, percorsi circa 300 metri, ad un quadrivio, si gira a sinistra. Dopo 200 m, poco dopo una curva a sinistra, si prende - a destra - una scalinata che sale tra case e coltivi terrazzati (località Pendola). Giunti sulla rotabile che sale a Paipo, la si segue verso sinistra, si oltrepassano due tornanti e si giunge a un Crocifisso. Qui si imbocca una mulattiera sulla destra. Dopo circa 1 km in salita su suolo cementato e un breve tratto in quota, all'altezza di una casetta/ovile, il sentiero diventa meno evidente e si inoltra tra la vegetazione. Questo tratto del percorso presenta segni ben evidenti su roccia o tronchi d'albero e gradini in legno leggermente dissestati. Giunti in cresta, la si percorre verso sinistra per portarsi sulla cima più meridionale del Tre Calli (1122 m), stupendamente affacciata sulla costa; si ritorna quindi sui propri passi e, oltrepassato il punto di arrivo in cresta, ci si dirige a Nord lungo l'evidente sentiero sommitale. Si oltrepassa il Monte Calavrice (1145 m) e - con leggera discesa - si giunge alla sella di Capo Muro (1072 m), oltre la quale si innalza la piramidale mole del Monte S. Angelo a Tre Pizzi. Da qui è possibile prendere il Sentiero 4, per scalarne la cima mediana.
Per il ritorno, oltre che la via di andata si può scendere verso il Casino di Paipo prendendo il sentiero ben evidente a sinistra dell'inconfondibile "fungo di roccia"di Capo Muro, in direzione Sud. La ripida discesa su roccia e pietraia porta a una rotabile in terra battuta che bisogna seguire verso sinistra. Giunti al Casino di Paipo, si prosegue lungo la stessa rotabile (da qui in poi asfaltata) che si è percorsa all'andata, fino a raggiungere la scalinata di Pendola e, quindi, Piazza Capasso.

 

Informazioni su valori e punti di interesse
Questa escursione ha la sua principale valenza nella grande panoramicità del percorso. Durante l'iniziale salita al Tre Calli, lo sguardo domina l'intera conca agerolese, la parte orientale della Costiera Amalfitana (suoi monti compresi) ed il Golfo di Salerno, con le sagome dei Monti Picentini, dell'Alburno e del Cilento al di là del mare. Giunti in cima si apre, all'improvviso e fantastica, una nuova visuale: Positano e la sua azzurra baia, il piccolo arcipelago de Li Galli (o Sirenuse), tutta la Penisola Sorrentina (con il suo lato Sud che precipita a mare con spettacolari falesie) e l'isola di Capri coi suoi faraglioni. Napoli è coperta dalla mole del Tre Pizzi, ma dietro le colline di Vico Equense appare Ischia, persa nelle acque del golfo partenopeo.
Affacciandosi dalla cima più meridionale del Tre Calli (quota 1122), si dominano dall'alto il verdeggiante Vallone Praia e il promontorio tra Praiano e Vettica Maggiore. Avvicinandosi a Capo Muro, si fronteggia il brullo e stratificato spigolo Sud del Monte Catello, che sembra quasi quello di una piramide egiziana.
Scesi al Casino di Paipo, oltre che dalla vista sulla costa, lo sguardo è attirato dalle pareti e dai torrioni rocciosi con i quali culminano le varie cime del Monte S. Angelo a Tre Pizzi.
Le rocce sulle quali si cammina sono inizialmente (Pendola) e verso la fine (Paipo) dei detriti di falda cementati del Pliocene terminale. Identica natura hanno le rocce che si vedono (da lontano) nel fianco dello sperone di campo de li Galli, sopra Nocella. Al di sopra degli 800-850 m di quota si cammina, invece, su calcari e calcari dolomitici del Giurassico superiore, nerastri perché nati da fanghi di laguna ricchi di resti organici decomposti.
In quanto a vegetazione, sul percorso si incontrano soprattutto castagneti cedui e boscaglie miste dell'orizzonte submontano, ma i soleggiati versanti a esposizione S e SO permettono anche al Leccio di salire a quote per esso insolite.

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• Lunghezza: 2,5 Km circa 

 Tempo di percorrenza: 2 h 30 m 

 Punto di partenza: Piazza Paolo Capasso, Bomerano